Come utilizzare la resina epossidica WEST SYSTEM

rivestimenti di finitura

Funzione del rivestimento

L’applicazione di una pittura o di una vernice su un rivestimento barriera epossidico ha la funzione di abbellire la superficie e di proteggere la resina epossidica dalla luce del sole. In questo modo, il rivestimento di finitura prolunga la vita utile della barriera epossidica contro l’umidità, che, a sua volta, fornisce una base stabile che prolunga la vita utile del rivestimento di finitura. Insieme, questi due elementi costituiscono un sistema protettivo di gran lunga più resistente di qualsiasi rivestimento in sé.

La protezione dai raggi solari è la prima cosa da prendere in considerazione al momento della scelta di un rivestimento finale. La protezione a lungo termine contro i raggi UV (ultravioletti) fornita da un rivestimento barriera, dipende dall’efficacia con cui questo rivestimento resiste ai raggi UV e dalla capacità di conservare la propria pigmentazione e/o dalla schermatura dei filtri UV sulla superficie del rivestimento barriera epossidico. Una finitura estremamente lucida riflette una maggiore quantità di luce rispetto ad una finitura opaca. Pertanto, un rivestimento di colore bianco, ad esempio un bianco lucido, dura molto più a lungo.

Compatibilità delle pitture

Poliuretanici monocomponenti e gelcoat poliestere possono essere intaccati da ammine epossidiche e, se utilizzati, devono essere applicati quando la resina epossidica è completamente reticolata, in genere dopo due settimane a temperatura ambiente. Una reticolazione completa si può ottenere molto più velocemente ad elevate temperature. Una completa reticolazione migliorerà anche le proprietà termiche dell’epossidica ed è consigliata se verrà applicata una vernice scura.

Le resine epossidiche catalizzate sono compatibili con la maggior parte dei tipi di rivestimento, in quanto una resina catalizzata non è altro che plastica dura quasi completamente inerte. Ne consegue che la maggior parte dei solventi per pittura non ammorbidisce, gonfia né reagisce con una superficie epossidica. Si consiglia tuttavia di procurarsi un pannello di prova su cui verificare la compatibilità del rivestimento. Si consiglia di attenersi sempre alle istruzioni del produttore per quanto riguarda la compatibilità e l’idoneità.

Tipi di rivestimento

Le pitture acriliche all’acqua sono compatibili con la resina epossidica e garantiscono alla barriera epossidica un’adeguata protezione contro le radiazioni UV. In molte applicazioni edili la pittura a base di lattice è il tipo di rivestimento più indicato. La loro durata è limitata.

Le finiture alchidiche – smalto alchidico, smalto marino, smalto acrilico, resina alchidica modificata, vernici tradizionali e a coppale – sono facili da utilizzare e sono caratterizzate da un costo ridotto, una bassa tossicità e una facile reperibilità. I loro svantaggi sono una bassa resistenza agli UV e una ridotta resistenza all’abrasione.

I poliuretani monocomponenti sono facili da applicare e pulire e possiedono migliori qualità rispetto agli alchidi. Sono più costosi e alcuni potrebbero non essere compatibili con i sistemi epossidici a catalizzazione aminica quali la resina epossidica WEST SYSTEM, sebbene l’indurente 207 garantisca una buona compatibilità. Realizzare un pannello test per garantire la compatibilità.

Le vernici poliuretaniche bicomponenti garantiscono la protezione più durevole

attualmente disponibile. Sono disponibili in versione colorata o trasparente e garantiscono eccellente protezione contro gli UV, conservazione della lucentezza, resistenza all’abrasione e totale compatibilità con la resina epossidica. Tuttavia, rispetto agli altri tipi di rivestimento, sono costosi, richiedono una maggiore abilità nell’applicazione e costituiscono un maggiore pericolo per la salute, specialmente quando nebulizzate.

Le pitture epossidiche sono disponibili nelle versioni monocomponente e bicomponente. Le resine bicomponenti possiedono molte caratteristiche simili ai poliuretani dalle migliori prestazioni. Durano nel tempo e sono chimicamente resistenti, ma rispetto ai poliuretani offrono una protezione limitata contro gli UV.

Le vernici antivegetative sono disponibili in un’ampia varietà di formulazioni. La maggior parte delle vernici antivegetative sono compatibili con le resine epossidiche e possono essere applicate direttamente su un qualsiasi rivestimento barriera epossidico. In caso di dubbi sulla compatibilità o problemi di adesione o essiccazione con una particolare antivegetativa, utilizzare sul rivestimento-barriera solo il primer raccomandato per quella specifica antivegetativa. Attenersi alle raccomandazioni fornite in merito alla preparazione delle superfici GRP in vetroresina.

I primer non sono necessari per l’applicazione di uno strato di vernice sulla resina epossidica, sebbene alcuni primer di interfacciatura possano risultare utili in caso di utilizzo di specifiche vernici sottomarine. I fondi coprenti sono invece utili per nascondere scalfitture o crepe del substrato. Se le istruzioni relative alla vernice o alla pittura scelta raccomandano un apposito trattamento della superficie con primer, attenersi alle indicazioni fornite per la preparazione della vetroresina.

Il gelcoat poliestere è una versione colorata della resina poliestere utilizzata per costruire imbarcazioni in GRP e molti altri prodotti. Il gelcoat garantisce una levigata superficie pre-finitura e viene applicato durante il processo di costruzione dell’imbarcazione o di parti dei componenti. Non viene utilizzato spesso come rivestimento di finitura post-produzione ma può essere applicato direttamente sulla resina ed è molto utile in alcuni interventi di riparazione. Una resina epossidica che non ha reagito interferisce con l’essiccazione del gelcoat.

Attenersi sempre alle istruzioni del produttore del sistema di rivestimento. Tuttavia, come dichiarato in precedenza, si raccomanda di eseguire una prova su un pannello al fine di valutare il livello di preparazione della superficie, la compatibilità e le caratteristiche di manipolazione del sistema di finitura.